Nel corso dei secoli si è passati dalla
necessità di incrementare nelle popolazioni l’alfabetismo, alla consapevolezza
di promuovere l’alfabetizzazione. Una distinzione terminologica apparentemente
cavillosa, ma che in realtà promuove la
consapevolezza delle potenzialità espressive di un linguaggio, rispetto all’acquisizione
delle regole che organizzano il linguaggio stesso. Il vantaggio dell’acquisizione di un
linguaggio consiste nel saper favorire abilità, sviluppo e comunicazione, ma
soprattutto la condivisione sociale,in un sistema di segni codificato e decodificabile.
L’alfabetizzazione oggi come sapere di base, a
differenza del passato, non si limita più all’uso strumentale del linguaggio,
ma prevede abilità utili per intraprendere attività produttive e di sapere, per
questo motivo spesso ritroviamo il termine alfabetizzazione accompagnato da
aggettivi qualificativi quali: alfabetizzazione letteraria, tecnologica,
scientifica, informatica ecc. Nel caso
dell’alfabetizzazione digitale, in
inglese Digital Literacy, ecco cosa dice Wikipedia: “L'espressione Alfabetizzazione digitale si è
affermata negli ultimi trenta anni in concomitanza con la diffusione delle
nuove tecnologie e dell'uso sempre più assiduo dei computer. Il primo ad usare
il termine inglese Digital literacy
fu Glister, che nel 1997 definì tale concetto come un atto sostanzialmente cognitivo.
Con questo termine infatti non si fa riferimento ad una semplice acquisizione
di abilità tecniche, ma alla costruzione di abilità cognitive e culturali che
devono permettere di utilizzare criticamente le fonti reperite e selezionare le
informazioni tramite l'uso di internet.” Perciò
alfabetizzazione non come semplice acquisizione di abilità strumentali di
navigazione sul web, ma anche come competenza digitale, conoscenza e utilizzo dei
contesti e degli ambienti istituzionali e non, formali ed informali che il web propone.
In Italia una Commissione del Ministero dell’Istruzione
del 2008 ha indicato 9 parole chiave per definire la competenza digitale nel
curricolo tecnologico ottimale: reperire informazioni, valutarle, conservarle,
produrle, presentarle, scambiare informazioni, comunicare, partecipare e
collaborare attraverso la rete. Promuovere l’alfabetizzazione digitale offre
quindi una marcia in più per qualsiasi categoria di utenza, in quanto influenza
trasversalmente diversi ambiti, come
quello lavorativo, quello formativo, quello della ricerca, quello commerciale,
quello delle istituzioni,ecc.
http://discussionepubblica.ideascale.com/a/ideafactory.do?id=19273&mode=recent&discussionFilter=byids&discussionID=32697
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