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L'alfabetizzazione digitale nel web 2.0

martedì 13 novembre 2012

GIOVANI E ORIZZONTE WEB…………………







I giovani( in media tra i 16 e i 24 anni), come già da me affermato , sono cresciuti con la tecnologia e i cosiddetti “nativi digitali”hanno come orizzonte il web come parte integrante della loro vita. Spesso questo uso delle nuove tecnologie si limita ad un consumo superficiale, come inviare sms o scrivere su un blog, ma in profondità non hanno una conoscenza approfondita della tecnologia,dei suoi meccanismi e del suo linguaggio. A questo proposito mi chiedo: in che modo internet, smartphone, tablet………possono essere usati come utili strumenti didattici e non come fine dell’insegnamento?
Ma è proprio vero che i giovani sono tecnologicamente alfabetizzati?
Durante la mia esperienza professionale ho notato che in molti giovani e studenti c’è un vero e proprio analfabetismo tecnologico,non sempre sono capaci di cambiare il layout di un foglio word, formattare un computer, installare nuovi software e usare un file excel in tutte le numerose potenzialità di calcolo che offre. Per i giovani  facebook è il loro migliore amico e la chat è il nuovo quotidiano. Quindi la digitalizzazione del sapere sta cambiando il loro modo di percepire il mondo che li circonda, i loro rapporti interpersonali, i loro ragionamenti e la struttura del loro pensiero. Questa nuova generazione digitale ragiona in termini di comunità ovvero all’interno di quella network community ,caratterizzata non solo da specifici interessi, ma anche da peculiari codici espressivi e linguistici; sta crescendo con l’ iphone e si convince sempre di più  che la cultura coincide con il multitasking o con l’avere tutto a portata di click,questi “ragazzi”( così mi piace chiamarli)non sono più in grado di svolgere una ricerca che non sia il copia-incolla  di WIKIPEDIA o di guardare un cielo stellato senza l’aiuto di una delle migliaia di app a disposizione.
Concludo dicendo: noi, genitori e docenti, cosa possiamo fare?
Io sono pienamente d’accordo con il Prof. Pauletto che afferma:” i giovani non si percepiscono come soggetti passivi del mondo informatico ma devono essere i protagonisti attivi della produzione dei contenuti da scambiare e condividere: quindi condivisione e partecipazione”.
A mio avviso il web non può essere il fine di un percorso educativo, ma deve essere uno strumento per permettere la crescita di chi lo utilizza………………….

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